Amazzonia: scoperto un fungo capace di sopravvivere cibandosi di plastica
03-02-2012
Parliano della Pestalotiopsis microspora,
un microrganismo che gli studenti americani di Yale hanno individuato
nel corso di una spedizione in Ecuador. Tre le sue proprietà la capacità
di cibarsi esclusivamente di plastica: notevoli le prospettive aperte
dalla sua scoperta per il biorisanamento
A volte è la natura stessa a fornire la soluzione ai problemi
creati dall'uomo: potrebbe essere questo il caso del fungo scoperto da
un gruppo di studenti dell’università statunitense di Yale in grado,
secondo quanto spiegato in un articolo pubblicato dalla rivista Applied and Environmental Microbiology, di mangiare il poliuretano,
uno dei materiali più resistenti inventati dall’uomo. Il fungo in
questione si è perciò guadagnato subito una discreta popolarità per le
prospettive che apre nella lotta all’inquinamento causato dalla valanga
di plastica prodotta dalla nostra civiltà e che pone ancora notevoli
difficoltà di smaltimento. Parliano della Pestalotiopsis microspora,
un microrganismo che gli studenti americani di Yale hanno individuato
nel corso di una spedizione nella foresta pluviale in Ecuador. Dopo aver
isolato diverse decine di specie e tra queste il miglior "mangiatore"
di plastica i ricercatori hanno dimostrato che è in grado di
sopravvivere con una dieta a base di sola plastica sia in ambiente
aerobico che privo di ossigeno. Il segreto di questa sua straordinaria
facoltà è un enzima, la serina idrolasi, che il fungo usa
per rompere i legami chimici più forti nel materiale. Per questo risulta
molto promettente per le tecniche di biorisanamento. (f.n.)
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