La Spagna ha deciso di sospendere gli incentivi per la costruzione di
nuovi impianti produttori di energia pulita. Il blocco degli incentivi
alle Rinnovabili è stato stabilito dal governo spagnolo nell'ambito
della manovra esecutiva atta a ovviare alla crisi economica in cui
imperversa il paese, e, per non gravare ulteriormente sulla spesa
pubblica. Non indifferenti le azioni di protesta già intraprese e
minacciate da parte delle associazioni di settore.
Il nuovo governo di Mariano Rajoy ha infatti preso atto della
situazione finanziaria del paese che ''rende consigliabile eliminare per
il momento tali aiuti''. Assicura il governo che la manovra non avrà
esito retroattivo su quelle azioni già elette a finanziamento. In oltre -
assicura il governo con una nota finale - “La misura non metterà a
rischio la sicurezza degli approvvigionamenti né il raggiungimento degli
obiettivi in materia di energia rinnovabili presi con l’Unione
europea”, d'altra parte, “mantenere l'attuale sistema di incentivazione
non è compatibile con la situazione di crisi economica e il calo della
domanda”.
La Spagna è fino ad oggi il maggior fornitore di energia pulita
prodotta da impianti del settore Rinnovabili, in Europa, a fianco della
Germania. Specie in materia di Eolico, la Spagna, proprio in funzione
degli incentivi elargiti per i nuovi impianti, rappresenta il vero
leader di produzione in Europa. Il rischio è di non riuscire a garantire
l'apporto di energia pulita entro il 2020, in merito al raggiungimento
degli obiettivi europei (20/20/20) e cioè del 20% di produzione
energetica proveniente da Rinnovabili: Madrid rassicura che in questo
senso non ci saranno ritardi o mancanze.
La situazione economica della Spagna, che già durante il governo
Zapatero aveva causato tagli consistenti agli incentivi per il
Fotovoltaico, non è dissimile da quella italiana. Il rischio è che si
proceda in tal senso anche in Italia.
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