giovedì 2 febbraio 2012

BCC, nasce superbanca. Da "Il Vascello"

Nasce una superbanca che ha nella Banca di Credito del Cremonese la sua prevalenza in fusione con la BCC Creta: raggiunge piacentino e parmense

Asse bancario tra Cremona e Piacenza per dare vita ad un istituto di credito che si estende da Cremona a Piacenza a Parma toccando marginalmente anche le province di Brescia e Pavia. Queste le finalità del progetto di fusione tra Banca Cremonese e Banca di Credito Cooperativo di Creta, progetto approvato dai rispettivi consigli di amministrazione e presentato oggi alla stampa.
Obiettivo, ha riassunto il direttore generale di Banca Cremonese Paolo Innocenti, è la costituzione di una “banca solida, con un patrimonio di vigilanza di 115 milioni di euro (total capital ratio 14,36%), una compagine sociale di oltre 6.800 soci, 215 dipendenti e 31 filiali distribuite in cinque province (Cremona, Piacenza, Parma, Brescia, Pavia). Le masse intermediate passeranno a 875 milioni di euro di raccolta diretta ed 866 milioni di impieghi che permetteranno di mantenere una eccellente capacità di self funding”.
Tecnicamente l’operazione si configura come una fusione per incorporazione della BCC di Creta in Banca Cremonese, anche se questo non andrebbe a pregiudicare l’autonomia del Credito Cooperativo Piacentino nella sua area di competenza ed il rispetto del marchio storico della Banca che vanta una tradizione ultra centenaria ed un forte radicamento territoriale.
I tempi dell’operazione non saranno però brevi. Diverse sono le tappe obbligate da percorrere e la decisione finale spetterà ai soci delle due BCC che dovranno dare il loro assenso all’operazione nell’ambito di una assemblea straordinaria. In lineari massima, il progetto potrebbe andare in porto dopo l’estate.
Nella foto: i presidenti dei due istituti,da sinistra Giovanni Nanni (Creta) e Antonio Davò (Cremonese)

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