venerdì 3 febbraio 2012

Fotovoltaico, allarme dei sindacati: Solon chiude la produzione

Sindacati in agitazione: l’azienda avrebbe comunicato la decisione di mettere in cassa integrazione straordinaria 80 dei 180 dipendenti della società. "Bloccata di fatto alla Solon la produzione di moduli fotovoltaici"
Fotovoltaico, Solon di Padova: stop alla produzione?
Nubi nere si addensano sul futuro della Solon Spa: potrebbe essere giunta la parola fine sulla produzione di moduli fotovoltaici nello storico stabilimento presso Carmignano del Brenta (Padova), aperto nel 1994 dall’imprenditore padovano Domenico Sartore, oggi della filiale italiana del gruppo tedesco Solon AG, con sede centrale a Berlino. L’allarme lanciato dai sindacati lascia pochi dubbi in proposito: la situazione era già in bilico ma è peggiorata negli ultimi giorni portando l’azienda a mettere in cassa integrazione straordinaria 80 dei 180 dipendenti della società, conseguenza delle nuove direttive arrivate da Berlino: stop alla produzione dei moduli fotovoltaici in Italia. “Solon ha comunicato a Confindustria che attiverà la cassa integrazione straordinaria per 80 dei 180 lavoratori. Questi 80 lavoratori – spiegano Andra Bonato (Fim Cisl) e Gloria Berton (Fiom Cgil) – che attualmente sono in cassa integrazione ordinaria, si sommano ai circa 70 interinali ai quali non è stato rinnovato il rapporto di lavoro. Di fatto Solon blocca la produzione di pannelli. Ed ora temiamo anche una pesante ristrutturazione del centinaio di lavoratori dell'area impiegatizia”.

Una doccia fredda che ora induce a interrogarsi sul destino della società. Che fosse un periodo difficile per il produttore fotovoltaico berlinese era risaputo: a metà dicembre ha avviato la procedura d’insolvenza che tuttavia, secondo quanto assicurato da Solon Spa, non riguardava la filiale italiana. Su quest’ultima ha però pesato l’incertezza normativa dei mesi scorsi fin dall’approvazione del dlgs 28/2011 che aveva messo profondamente in crisi l’intero comparto. Ora “si concretizza il peggiore dei nostri sospetti”, sintetizza Berton della Fiom Cgil, e cresce la preoccupazione anche per la tenuta degli altri comparti dell’azienda. Sale intanto la rabbia dei lavoratori: non solo quelli di Solon, ma anche delle altre aziende del distretto fotovoltaico padovano che conta circa 5.000 lavoratori con l’indotto. Si sono riuniti oggi a Carmignano per protestare non solo contro l’assenza di tutele nei confronti del settore ma contro quelle che appaiono delle vere e proprie “azioni di boicottaggio”, come l’ormai famigerato articolo 65 del decreto sulle liberalizzazioni che infligge un nuovo colpo al settore. (f.n.)

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