Cresce anche l’interesse per la produzione di biometano.
Piccinini (CRPA): “Dalle biomasse di scarto si potrebbe raddoppiare la
produzione di gas metano in Italia.”
Aggiornamenti, soluzioni, e prospettive del biogas e delle
altre forme di produzione di energia da fonti rinnovabili si potranno
trovare a Cremona in occasione di BioEnergy Italy (15-17 marzo 2012).
Attualmente in Italia si contano decine di impianti di biogas in fase
di costruzione. “Nel maggio dello scorso anno abbiamo fatto un
censimento a livello nazionale – spiega Sergio Piccinini, ricercatore
del Crpa di Reggio Emilia (Centro Ricerche Produzioni Animali) – e ai 500 impianti già realizzati e pienamente operativi se ne aggiungevano altri 150 in fase di realizzazione. Al momento, secondo una nostra stima, se ne contano altri 100-200 in costruzione che in totale porterebbero, entro la fine di quest’anno, a un numero oscillante tra i 700 e gli 800
impianti. Per non parlare dei progetti in cantiere che potrebbero
partire non appena si sbloccherà la situazione sugli incentivi”.
I numeri legati alla produzione di energia elettrica ottenuta da
impianti di biogas sono di tutto rispetto: “A maggio 2011 – continua
Piccinini – dagli impianti alimentati solo con scarti agrozootecnici si
arrivava a una produzione di 350 MW, che raddoppiava
quando si consideravano anche le strutture alimentate con altri tipi di
scarti. Una produzione a mio giudizio comunque sottostimata rispetto a
quello che è invece possibile ottenere”.
Ma dagli impianti di biogas non esce solo energia elettrica.
L’interesse, notevole, è rivolto anche alla produzione di biometano
destinato all’energia termica. “Un metano decisamente migliore rispetto a
quello immesso normalmente in rete perché più pulito – sottolinea
Piccinini. Con le potenzialità calcolate, dalle biomasse di scarto
potremmo raddoppiare la produzione di gas metano prodotto in Italia che
attualmente oscilla intorno ai 7 miliardi di metri cubi. Stimiamo infatti che se ne potrebbero produrre altri 6-7 miliardi che, per l’appunto, porterebbe a circa 14 miliardi di metri cubi il totale prodotto sul territorio nazionale, un quantitativo che si traduce in punti percentuali importanti visto che quasi l’85% del fabbisogno è importato”.
Ci sono dunque molti punti da approfondire sul settore del biogas e
sul sistema delle fonti rinnovabili, non solo per quanto riguarda le
tecnologie e le soluzioni, ma anche per quanto concerne le questioni
politiche e normative. L’occasione in cui tutti gli operatori del
comparto si preparano a farlo è BioEnergy Italy (Cremona, 15-17 marzo
2012), il punto di riferimento italiano per le fonti rinnovabili, che
rappresenta il palcoscenico più importante per un approfondimento
scrupoloso e dettagliato di tutte le opzioni che il mondo delle energie
rinnovabili riserva.
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